O mar sempiterno, salute!
I tuoi flutti mi parlan l' idioma
della patria lontana. Sui gorghi
dell’ equoreo tuo regno,
mi risfavillano i sogni
che bimbo sognai.
E mi rammento i cari
balocchi stupendi,
i fulgidi doni
del santo Natale: le piante
di rossi coralli,
i piccoli pesci dorati,
le variopinte conchiglie e le perle,
che serbi geloso laggiù,
nel pelagio di chiari cristalli.
Enrico Heine ,1825
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